venerdì 30 settembre 2011

Monkey gland



Ingredienti e preparazione
5 cl Gin
3 cl succo d'arancia fresco
2 gocce Assenzio
2 gocce Sciroppo di granatina

Versare il gin, il succo d'arancia, lo sciroppo di granatina e l'assenzio in uno shaker. Aggiungere ghiaccio ed agitare bene. Filtrare il drink in una coppa da cocktail precedentemente raffreddata e guarnire con ciliegina al maraschino.

Storia

Nel testo "A taste for absinthe" troviamo i seguenti cenni storici riguardo il Monkey gland il "cocktail ribelle" : "Questo cocktail è stato inventato da Harry MacElhone nel 1920 nell’Harry’s New York Bar a Parigi. La ricetta qui riportata è di Jackson Cannon all’Eastern Standard a Boston. Il suo insolito nome deriva da una pratica altrettanto insolita del tempo che consisteva nel trapianto chirurgico di un testicolo di scimmia negli uomini per dare loro un "rinnovato vigore". Francamente, penso che bere questo cocktail avrebbe più effetto e anche le scimmie apprezzerebbero!"

Dopo le interessanti informazioni riportate sopra proseguiamo nella ricerca, su altri testi, della storia di questo drink e scopriamo che il proibizionismo si rivelò essere un vantaggio per la creazione di cocktail ribelli. Il punto focale tra le sedi del proibizionismo è stato senza dubbio l’Harry’s Bar, lontano dalle coste americane: non si intende quello famoso che porta il nome di Harry Pickering a Venezia, accogliente e tradizionale, ma piuttosto l’alveare di attività degli anni ’20 che era il locale di Harry McElhone,"l'Harry’s New York Bar", che si trova, ironia della sorte, a Parigi. Questo locale incarnava lo spirito di Gatsby, delle flappers, e degli americani facoltosi all'estero. Da questa sorgente scorreva il cocktail che è più associato al proibizionismo, il Monkey Gland.
Il veterano vaudevilliano Billy Meyers ha cantato "Made a Monkey Out of Me", il cui testo contiene un doppio senso esteso: riferendosi a come la bevanda presumibilmente ti faceva agire e il processo da cui deriva il suo nome. Questa procedura medica, di cui pioniere è il Dr. Serge Voronoff e molto comune a Parigi a metà degli anni Venti, consisteva nel trapianto di un testicolo di scimmia in esseri umani di sesso maschile a scopo di "ringiovanire". Pareri favorevoli a questo trapianto sostenevano che fosse una vera fonte della giovinezza, quando in realtà era la promessa degli effetti afrodisiaci della ghiandola che catturava l'interesse della clientela.
Da notare che alcune ricette, come questa del resto, hanno subito alcune modifiche degli ingredienti (presumibilmente per impedire l'uso dello scomodo assenzio), sostituendo a questo il Bénédictine. Infatti si nota questa sostituzione in diversi cocktail che in origine contenevano assenzio e questo non era del tutto casuale. Per esempio l'autorevole testo "The Joi of mixology" ne riporta due versioni il Monkey gland 1 con il Bénédictine e qualche piccola variante nelle dose degli altri ingredienti e il Monkey gland 2 ovvero quello a base di assenzio che abbiamo inserito.

giovedì 1 settembre 2011

Cocktail à la Louisiane



Ingredienti e preparazione

3/4 oz. (2.2 cl.) rye whiskey
3/4 oz. (2.2 cl.) sweet vermouth
3/4 oz. (2,2 cl.) Benedectine
3 dashes Edouard absinthe
3 dashes Peichaud's bitters

dash= spruzzata (6 gocce)
Versare in un mixing glass il whiskey, il vermouth, il Benedectine, l'assenzio e il bitters quindi aggiungere il ghiaccio. Miscelare bene e filtrare il drink in una coppa da cocktail precedentemente raffreddata con dentro un grande cubo di ghiaccio. Guarnire con ciliegine al brandy.


Storia

Secondo l'autore Stanley Arthur Clisby nel suo famoso libro "New Orleans drinks and how to mix 'em" (1937): " Questo è un cocktail speciale servito al ristorante de la Louisiane, uno dei famosi ristoranti francesi di New Orleans, posto di appuntamento per coloro che apprezzano il meglio della cucina creola"
La forte presenza della cultura francese nella cucina e nelle bevande di New Orleans fa permanere ancora l'affetto della città per i sapori a base di assenzio.
Jim Meehan, bar manager e sommelier, ai nostri giorni propone questa ricetta al "Pace" un ristorante italiano di New York.

Corpse Reviver n°.2



3/4 oz. (2,2 cl.) dry gin
3/4 oz. (2,2 cl.) Cointreau
3/4 oz. (2,2 cl.) Lillet blanc
3/4 oz. (2,2 cl.) succo di limone
spruzzata di assenzio

Shakerare gli ingredienti con ghiaccio e filtrare in una coppa da cocktail fredda.


Storia

Questa ricetta è una delle due Corpse Revivers presenti nel libro "The Savoy cocktail Book" un compendio esaustivo dei cocktails conosciuti ed apprezzati nell'anno 1930. "Quattro bicchieri di questo cocktail in rapida successione vi faranno rivivere" e' la frase che inserisce l'autore, Harry Craddock, per descrivere il drink e che riportiamo per il suo valore storico. Aggiungiamo che nella ricetta originale era presente il Kina Lillet che da tempo non viene più prodotto ed è stato quindi sostituito con il Lillet blanc.